In vista delle primarie di domenica 30 aprile, mediante le quali gli iscritti al partito e non simpatizzanti e anche i sedicenni , potranno esprimere (pagando il consueto contributo di due euro, cosa che non faranno gli iscritti) la propria preferenza per eleggere , non solo i cinque delegati della Bat che convergeranno tra i mille che compongono l’intera assemblea nazionale, ma anche e soprattutto colui che rivestirà la carica (per i prossimi cinque anni) di segretario nazionale del partito di maggioranza al governo, ovverosia il partito democratico; ieri sera i componenti barlettani della neo compagine interna al partito stesso denominata “Spazio Democratico” hanno organizzato un incontro/dibattito (promosso con l’ hashtag #versoleprimarie) presso la libreria “La penna blu” di Barletta, per spiegare alla cittadinanza le mozioni congressuali dei tre candidati alla segreteria nazionale : quella del guardasigilli Andrea Orlando, quella del governatore pugliese Michele Emiliano e quella dell’ex premier nonché ex segretario nazionale Matteo Renzi insieme al ministro alle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.
Mozione Orlando:
A sostegno della mozione Orlando è intervenuta in prima battuta la consigliera comunale del partito democratico Giuliano Damato, nonché candidata, insieme al sindaco Cascella, come aspirante delegata all’Assemblea Nazionale del PD, afferente alla lista BAT a supporto dello stesso ministro della giustizia e il cui capolista della lista medesima è il sindaco di Trani Amedeo Bottaro.
“In Orlando c’è molta Europa – ha spiegato ai presenti la consigliera barlettana- siamo assistendo ad un involuzione dell’Europa nascondendoci dietro l’alibi dell’austerità e rivendichiamo inoltre una nostra maggiore presenza nel Partito Socialista Europeo. Chiediamo più eguaglianza per i cittadini europei, una difesa comune e una riconnessione con le frange più deboli riducendo al contempo la povertà assoluta e facendo leva su una tassazione più equa e progressiva. Reddito di sostegno per le fasce più deboli, tassazione per il gioco d’azzardo, più diritti e più politiche attive del lavoro basate non solo su sgravi contributivi, chiediamo inoltre che venga approvata la legge che confermi il reato di tortura (che è fermo in attesa di approvazione alla Camera dei Deputati).
Mozione Emiliano:
Subito dopo è intervenuto il consigliere comunale barlettano Cosimo Bruno (candidato all’assemblea nazionale nelle liste “emiliane” di Viterbo e non in quelle della BAT, proprio per dare man forte anche in altre regioni al governatore pugliese) che ha invece presentato la mozione Emiliano, a sostegno del quale sono state presentate tre liste nella sesta provincia, (cosi come in tutta la Puglia) capeggiate dal sindaco di Bisceglie Francesco Spina, dal consigliere regionale Filippo Caracciolo e da Antonio Griner (ex assessore alle Finanze durante l’ amministrazione andriese Zaccaro).
“Sono deluso dalla rottamazione di Renzi – ha esordito Bruno – tant’è vero che la delusione , che non è solo mia, ha prodotto la riduzione degli iscritti al Partito Democratico, dimezzandosi da 800mila a 400 mila, soprattutto durante la guida renziana, considerando anche come aggravante che il PD ha solo 10 anni di vita. Emiliano con la sua mozione intende combattere in primis la criminalità organizzata, perché debellando quest’ultima potrà esserci una maggiore crescita economica . Il Pd di Emiliano intende ridurre la piaga della disoccupazione giovanile e l’iniquità delle pensioni promuovendo ulteriormente il reddito di cittadinanza.
Mozione Renzi – Martina
Dopo circa tre anni di Governo Renzi, l’ex premier ci riprova ricandidandosi nuovamente alla Segreteria nazionale e nella sua lista BAT spicca come capolista il nome del consigliere regionale barlettano, Ruggiero Mennea. Mentre, ieri sera, ad esprimersi a favore della mozione “renziana” è stato il militante democratico barlettano Luca Lacerenza,
“Renzi si batte per una maggiore democrazia e meno burocrazia nelle istituzioni europee – ha poi sostenuto l’attivista PD – Nei suo orizzonti europei Renzi intende far si che il Presidente della Commissione Europea sia eletto a suffragio universale, l’ex premier chiede inoltre che siano messi in discussione i parametri europei e limiti imposti dal trattato di Maastricht onde poter essere in linea con il patto di stabilità. Più sicurezza, più attenzione alle periferie, cosi come ha già fatto Renzi con il “Patto per le Periferie” – ha aggiunto Lacerenza – Chiediamo altresì una maggiore coesione sociale e maggiori investimenti in cultura, creando oltremodo un Partito “Pensante” che formi con una formazione mirata la sua classe dirigente. Puntiamo sul reddito di inclusione messo nero su bianco nel DEF (documento di programmazione economica e finanziaria) approvato recentissimamente dal Consiglio dei Ministri, per rendere parte attiva nella società anche le fasce più deboli, il tutto rafforzato con maggiori diritti sul lavoro nonché a ulteriori politiche attive atte a creare occupazione . Quello di Renzi è stato un governo di coalizione che ha varato la legge del “dopo di noi” (provvedimento che introduce il sostegno e l’assistenza alle persone con disabilità grave dopo la morte dei parenti che li accudiscono ) la legge sull’autismo, quella sulle unioni civili, quella contro lo spreco alimentare, quella contro il caporalato, giusto per citare quelle più importanti. La vera battaglia – ha concluso il militante – sarà il giorno dopo le primarie, qualora si dovrà decidere chi e come si dovrà governare il paese.”
A conclusione dell’incontro (al quale hanno partecipato anche il sindaco Cascella, l’ex segretario provinciale del PD Agostino Cafagna e la vice segretaria regionale del Pd Assuntela Messina) è altresì emersa la forte connotazione europea che accomuna le tre mozioni, oltre all’ unità d’intenti che il Partito auspica di raggiungere, del resto durante il dibattito alcuni cittadini e simpatizzanti del PD, precisavano inoltre, l’importanza di scindere la figura del segretario nazionale da quella del Presidente del Consiglio: un ruolo e un impegno totalizzante che lascia poco spazio alla figura e ai compiti del segretario nazionale.
Dora Dibenedetto per .barlettalive.it/versoleprimarie-incontro-a-barletta-presentate-le-tre-mozioni-del-congresso-pd