Nonostante il calo dei matrimoni (53 mila nozze in meno negli ultimi cinque anni in tutta Italia, secondo i dati Istat) e in Puglia pare che qualcuno duri poco più di una settima, un dato certo è che Novembre, almeno nella nostra Regione, sia ormai da tempo, il mese dedicato ai fastosi preparativi nuziali, cosi tanto bramati da alcuni dei più fanatici futuri sposi nostrani, magari anche da quelli che sino a ieri manifestavano scarso interesse per l’evento ma che in prossimità del fatidico “si” non si lasciano sfuggire nemmeno un dettaglio affinché il ricevimento sia impeccabile.
Ormai giunta alla sua dodicesima edizione “Trani Sposi” tocca picchi elevati di anno in anno raggiungendo numeri pari a circa 12mila visitatori provenienti dall’hinterland provinciale e regionale, cosi come con i suoi circa 30mila visitatori, la ventitreesima edizione di “Promessi sposi” ovvero il Salone nazionale interamente dedicato al matrimonio tenutosi nel mese scorso a Galatina nel leccese e appena conclusosi (ieri per l’appunto) a Bari all’interno degli spazi della Fiera del Levante.
Quelle citate sono due delle più importanti e durature, ma in realtà si inaugurano nelle prossime settimane altre kermesse pugliesi altrettanto significative come: “Expo Sposi 2014” a Manduria nel tarantino e “Brindisi Sposi 2014″.
Aumentano i riti civili ( dal 37% del 2008 al 43% del 2013,) e si riducono di oltre 44mila negli ultimi cinque anni le nozze religiose (-29%) e sono sempre di più i neo sposi che optano per il regime di separazione dei beni ( circa il 70% delle coppie italiane) specie nel Mezzogiorno, nonostante per anni la maggior incidenza in tal senso, si sia da sempre registrata nelle regioni del centro nord.
Tra pizzi e merletti, autonoleggio, confetti, Wedding planner, fiori e piante, sale ricevimenti, servizi foto e video, musica e animazione, agenzie di viaggio, gioielli, idee di arredamento e sistema di sicurezza per proteggere dai furti il proprio “nido d’amore” cosa resta ai futuri sposi? Sperare che il “nido d’amore” possa essere di proprietà ma soprattutto sperare che l’amore possa dare i suoi frutti e duri per “sempre”.
“Nido si o nido no” non sarebbe preferibile se non opportuno, inserire fra i vari stand espositivi, alcuni inerenti Istituti di credito o Società finanziarie che diano ai futuri sposi la speranza di poter coronare il sogno della tanto desiderata quanto ambita casa di proprietà, offrendo mutui a tassi agevolati? O comunque piani di ammortamento finanziario più consoni alla situazione molto spesso precaria dei giovani, (o forse non più tanto giovani) sposi, mettendo a conoscenza di quest’ultimi eventuali o presumibili sgravi fiscali previsti dal Governo, per le coppie che si accingono all’acquisto della prima casa?
Tanti gli interrogativi che ci si potrebbero porre di fronte a un evento cosi importante e molto spesso determinante per la vita di ognuno non solo sotto l’aspetto socio economico ma anche e soprattutto affettivo; tuttavia un dato non trascurabile e che ci sono ancora oggi, donne che sin da bambine ricevono un educazione incentrata sul proprio futuro di mogli e mamme, molto spesso figlie di famiglie , specie al Sud, “aggrappate” a vecchi retaggi culturali, senza tener conto che siamo nell’era dell’emancipazione femminile e che la Donna, quando ha la fortuna di poter scegliere, cerca di posticipare le nozze e le gravidanze per dare spazio alla propria ascesa professionale, ma sempre e se possibile, con un occhio anche al proprio orologio biologico, perché la famiglia può essere una ricchezza quando la si crea con la persona che ognuno di noi ritiene più o meno “giusta”.