Si è tenuta stamane presso il Centro Diurno di Barletta (via dei Gerani 6, zona Parco degli Ulivi) la presentazione del nuovo progetto teatrale “Si va in scena” teso a coinvolgere ventidue utenti del Centro diurno.
Un progetto , sostenuto dalla fondazione Casillo e approvato dalla Asl Bt , ideato e condotto dallo scrittore barlettano Tommy Dibari con la collaborazione dei concittadini Ruggiero Torre e Ruggiero Russo (entrambi Iframe Produzione) e della psicoterapeuta Francesca Defidio,
All’incontro con Dibari e i videomaker Torre e Russo, sono intervenuti , insieme ai ragazzi del centro, anche Cosimo Zanna della fondazione Casillo e il direttore del Centro Diurno dott. Vincenzo Delcuratolo.
Il cortometraggio sarà intitolato “L’oroscopo”, mediante il quale ciascuno dei ventidue utenti coinvolti, inventerà il proprio oroscopo pronosticando con ironia e creativamente il proprio lavoro, il proprio amore e il proprio futuro in genere.
“ Si comincerà a girare sabato prossimo – ha preannunciato Torre – realizzando qualcosa qui al centro e il resto presso uno studio cinematografico, inoltre molto probabilmente la scena finale sarà girata al mare.”
I dieci appuntamenti di formazione e registrazione si concluderanno con la proiezione di un cortometraggio sul lavoro svolto che si terrà il 21 dicembre – si legge invece nel comunicato che preannunciava l’incontro –
“Si tratta di una parodia – ha puntualizzato l’ideatore del progetto Tommy Dibari – in realtà la nostra è un idea già avanzata tanti anni fa con Torre all’interno dell’ufficio penitenziario. Lavoro ormai da sei anni con il centro diurno e di fondamentale importanza è stato il sostengo dell’ASL BT e della fondazione Casillo, per la realizzazione del progetto.”
“Un progetto importante – ha poi dichiarato il dott. Delcuratolo – che miriamo a rinnovare ogni anno; anche l’anno scorso abbiamo realizzato un progetto analogo ma con minor risonanza. Con questo progetto molto più articolato, miriamo del resto a partecipare a concorsi cinematografici di caratura nazionale presentando al pubblico una realtà che dura da circa vent’anni, che non è solo farmacologica ma che prevede anche attività riabilitative, tese a far recuperare quelle attività di tipo espressivo o riconducibili allo sport , che nel tempo i nostri utenti hanno gradualmente perso. Ad esempio con il Barletta calcio qualche anno fa i nostri ragazzi parteciparono alla partita del cuore .”
“Il progetto dell’amico Tommy – ha poi aggiunto Zanna della fondazione Casillo – mira a dare maggiore conoscibilità a patologie di tipo psichico o neurologico. A nostro avviso tali patologie non sono abbastanza supportate in Italia e pertanto il nostro intento, nel sostenere tale progetto, è anche quello di informare e stimolare l’opinione pubblica al fine di poter aiutare sia le persone affette da tali patologie e sia le loro famiglie.”
Dora Dibenedetto