“Non è ammissibile un governo regionale di soli uomini!”- è questo l’accorato appello di Magda Terrevoli (già presidente della commissione pari opportunità della Regione Puglia e promotrice della campagna per l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale), rivendicato ieri sera, presso la libreria “Cialuna” di Barletta, nel corso della presentazione del libro “ Locali per soli Uomini. Viaggio nella rappresentanza di genere in Italia” edito (Progedit). L’incontro organizzato dalla sezione locale del movimento “Se non ora, quando? Barletta” in collaborazione con il “Centro per la Famiglia”, “La caramella buona Onlus” e “Conferenza Donne Democratiche” Barletta, è stato un occasione per discutere e riflettere sull’annosa questione della scarsa rappresentanza femminile all’interno delle istituzioni nazionali e regionali, insieme all’avvocatessa e autrice molfettese, Francesca La Forgia, che sin dalla guerra in Bosnia, continua a battersi per i diritti delle donne, sposando appieno la campagna della doppia preferenza di genere sostenuta dalla Terrevoli.
“E la nuova legge elettorale Italicum, in fase di approvazione da parte del Senato, cosi come le riforme costituzionali, sembrano non favorire ancora la totale rappresentanza di genere nelle istituzioni, quindi è opportuno che noi donne ci preparassimo per una rivoluzione civile.” ha precisato la Terrevoli.
“Il libro di Francesca la Forgia, presentato lo scorso 1 Ottobre presso la Camera dei Deputati alla presenza della vicepresidente del Senato Valeria Fedeli e delle onorevoli Agostini, Costantino, Di Salvo e Tinagli, parla di diritti e cerca di indagare le ragioni per cui l’Italia è ancora un paese in cima alle classifiche per mancato equilibrio di genere nei luoghi decisionali. “Locali per soli uomini, come per i vecchi pub inglesi, è la calzante espressione con cui definiamo i luoghi decisionali al maschile” – si legge nella presentazione del libro – “e quello che vi presentiamo è il racconto della strada già percorsa e da percorrere sulla rappresentanza di genere in Italia. Certe che non basti e che serva una seria autoriforma della politica. Il principio di uguaglianza e quello delle pari opportunità sono ormai precetti costituzionali. Eppure si fatica a far approvare leggi elettorali che prevedano adeguati meccanismi di riequilibrio. Con le norme in vigore rischieremo di ritrovarci un Senato con pochissime donne e, in Puglia, un consiglio regionale quasi totalmente maschile (attualmente solo 2 donne su 70 consiglieri regionali).”
Nel corso della serata, ospite d’eccezione l’eurodeputata nonché ex assessore regionale alla sanità e al welfare della Regione Puglia, Elena Gentile, la quale animatamente ha raccontato ai presenti, la sua esperienza di “Donna in Politica, ricordando : “come una bella pagina di democrazia la proposta di legge di iniziativa popolare “cinquanta e cinquanta”( bocciata con voto segreto in consiglio regionale nel 2012) raccogliendo ben trentamila firme, pertanto è fondamentale costruire la rappresentanza di genere partendo dalle esperienze del territorio. Dobbiamo batterci ancora affinché i due emendamenti che consentano una maggiore ascesa in Politica delle donne, vengano finalmente approvati in Regione. La proposta legge “cinquanta e cinquanta” credo con il senno del poi, che favorisca gli uomini più potenti, alcuni di questi l’hanno approvata solo affinché le donne a loro associate possano portare ulteriori voti nella propria coalizione, cercando di eludere la concorrenza di uomini politici ancor più forti. Il mio invito e il mio monito , dunque, è quello di fare in modo che ogni donna risplenda di luce propria e non di luce riflessa di quei uomini candidati potenti ai quali cercano di associarsi restando in un certo modo soggiogate.”