Nato a fine giugno del 2019 il cosiddetto Pes Bat è il primo partenariato economico sociale al quale aderirono: Cia Levante (Bari-Bat), Cisl Bari-Bat, Cisl Foggia-Bat, Cgil Bat, Cna Bat, Coldiretti Bari, Confagricoltura Bari, Confapi Bari-Bat, Confartigianato Bari-Bat, Confcommercio Bari-Bat, Confcooperative Bari-Bat, Confesercenti Bat, Confindustria Bari-Bat, Legacoop Puglia e UIL Bat con l’intento di promuovere lo sviluppo del territorio legato alla sesta provincia, ne parlano al riguardo Biagio D’Alberto (nonché segretario generale Cgil BAT) e Ruggiero Di Benedetto coordinatori politici del Pes medesimo.
Ufficialmente è l’unico PES a livello provinciale, non solo in Puglia ma sembrerebbe in tutta Italia, quali ulteriori obiettivi vi prefiggete?
«È l’unico per le modalità di rappresentanza, poi ci sono in puglia e in Italia altre forme partenariali che nascono in base agli obiettivi che si prefigge la politica, come il caso del PNRR. Il nostro intento è promuovere lo sviluppo economico, sociale e ambientale del territorio della BAT attraverso azioni di area vasta e multisettoriale al fine di accelerare l’accesso ai finanziamenti previsti dalla programmazione comunitaria e dalle risorse del PNRR e del PNC (Piano nazionale degli investimenti complementari).»
Da giugno 2019 e sinora, qual’ è stato il vostro apporto al territorio?
«Abbiamo costituito il tavolo permanente presso la prefettura, abbiamo promosso l’attivazione del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) e abbiamo coordinato il lavoro dei comuni della BAT per la candidatura al bando regionale dei 240 ettari relativamente alle ZES (Zone Economiche Speciali) già rese disponibili, ovvero una ZES che facesse riferimento ad un’estensione di 240 ettari»
Come ha risposto alle vostre iniziative (ad esempio al “Next Generation BAT- le politiche di sviluppo al 2030” un documento da voi stilato lo scorso anno) il tessuto imprenditoriale e socio – politico della sesta provincia?
«Il tessuto sociale e imprenditoriale ha mostrato interesse nell’intercettare risorse che arriveranno; il limite sta nella politica e nelle istituzioni locali incapaci di fare squadra. Siamo già una provincia con uno scarso peso politico per ciò che concerne le scelte politiche regionali e l’unico strumento di riequilibrio poteva essere rappresentato dalla capacità di condividere un progetto comune del territorio creando una sinergia tra politica, istituzioni e organismi di rappresentanza, ci abbiamo provato con il PES, ma ad accezione del prefetto Maurizio Valiante e della Provincia presieduta da Bernardo Lodispoto, tutto il resto appare assente.»
Per accedere ai fondi del PNRR, di recente, avete chiesto l’attivazione di un tavolo partenariale, Barletta ha già risposto “presente” tramite il commissario straordinario Alecci, gli altri comuni invece?
«Nessuna risposta dagli altri comuni; naturalmente faremo valere le nostre ragioni e il nostro ruolo. che è previsto dalla legge e dai protocolli firmati con la presidenza del consiglio, se serve faremo anche una battaglia politica, alcune amministrazioni appaiono ritratte, pare abbiamo paura del confronto, evidentemente ciò è dovuto alla debolezza dei loro equilibri politici, Bisceglie Canosa e San Ferdinando sono comuni interessati (cosi come Barletta) alle elezioni amministrative che si terranno in primavera, pertanto sembra prestino poca attenzione alle nostre richieste; ciò nonostante è bene che sappiano che non potranno sottrarsi al confronto».
Dora Dibenedetto per “L’ Edicola del Sud” del 23 gennaio 2022