Istruzione Formazione e Politiche attive del Lavoro, sono state le tematiche intorno alle quali si è dibattuto ieri sera a Barletta, presso l’Ipanema Club sita sulla Litoranea di Levante, nel corso di un incontro organizzato dalla “neo” sezione locale del movimento politico “La Puglia in Più” (nato circa 7 anni fa con la lista “La Puglia per Vendola” in occasione delle Regionali del 2009) capeggiato dall’ ex assessore regionale (dell’area SEL – Sinistra Ecologia e Libertà -oggi confluita in “Sinistra Italiana”) alle Risorse Agroalimentari del precedente governo Vendola e attualmente Senatore e Presidente della Giunta Elezioni e Immunità Parlamentari del Senato, Dario Stefàno.
All’incontro, voluto altresì dall’assessore comunale ( eletto dapprima come consigliere comunale nel 2013 tra le fila della lista civica “Sinistra Unita”) alle Politiche della Sicurezza della Mobilita’ e delle Risorse Umane Michele Lasala e moderato dal Dirigente Sanitario Prevenzione Asl, Domenico Spinazzola, erano presenti fra gli altri anche l’assessore regionale – dell’attuale giunta Emiliano- con delega all’ Istruzione Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo ( nonché rappresentante nel governo regionale di “La Puglia in Più”) e l’assessore comunale alle Politiche per la Produzione l’Innovazione e la Competitività, Giuseppe Gammarota afferente al partito “ La Buona Politica”.
“E’ necessario far sempre più riferimento alla Legge nazionale 107/2015 per quel che concerne l’alternanza scuola –lavoro – ha sin da subito precisato l’assessore regionale all’ Istruzione Formazione e Lavoro Sebastiano Leo -. E’ importante altresì supportare l’istruzione dei ragazzi che versano in condizioni economiche svantaggiate proprio perché in un contesto socio economico sempre più globalizzato studiare e formarsi è decisamente molto importante e la Regione Puglia sta facendo di tutto per garantire e sostenere il Diritto allo Studio. Pertanto, è fondamentale per l’ente che rappresento, capire e individuare le istanze del territorio per poi portare sui tavoli istituzionali regionali e non tutto quel che concerne il diritto ad una formazione continua, intercettando quelle professioni utili per la crescita del nostro territorio, come ad esempio quelle attinenti il settore turistico – ha sottolineato Leo- Bisogna pensare, non solo a quel che ci viene richiesto dagli enti di formazione, ma piuttosto puntare ad una sempre più efficiente e puntale formazione delle persone, senza tralasciare del resto anche l’importanza dell’alta formazione richiesta dagli ordini professionali, per i quali è importante che gli stessi collaborino in sinergia con gli enti istituzionali.”
L’ha definito un “ tema di una complessità rilevante” il senatore Stefàno, sostenendo che la Formazione sia un esigenza nonché un’emergenza del nostro tempo e del nostro intero Paese.
“Il nostro è un sistema scolastico ancora non perfettamente in grado di formare quelle figure professionali richieste dal mercato del lavoro- ha poi aggiunto il Senatore SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) e promotore di “La Puglia In Più” – Purtroppo abbiamo una formazione che non dialoga con il sistema impresa; bisogna ad esempio puntare sull’inglese specie per i più giovani se vogliano ad esempio che il settore turistico diventi il volano principale della nostra economia, pertanto è necessario puntare su una Politica di Sviluppo collegata e intersecata con l’intero sistema formativo, il quale a sua volta può fare tesoro delle importanti risorse che ci giungono dall’Unione Europea.
Non è possibile- ha poi continuato Stefàno- che la Moda italiana abbia sparso la propria produttività all’estero, proprio perché il sistema Italia, non è stata in grado di formare in maniera efficiente quelle professionalità ad hoc tali da non consentire una parcellizzazione della produzione all’estero, specie in quei paesi dove la manodopera è meno onerosa. Penso anche ad un nostro sistema agroalimentare basato sulla Filiera produttiva e che si avvalga di figure professionali certamente più competenti e efficientemente formate. Bisogna a questo punto, formare meno avvocati e magari più enologi! – ha poi esclamato il Senatore –
Soffermandosi sulla qualità formativa barlettana, l’assessore Lasala ha invece sottolineato come negli anni 80, quando la citta della Disfida si “nutriva” del settore calzaturiero e manifatturiero, nulla è stato fatto per incrementare la formazione “spostando piuttosto i nostri investimenti sul cemento della 167, che del resto poco ha arricchito i lavoratori barlettani”- ha dichiarato l’assessore comunale.
Gammarota ha infine precisato come sia importante anche la formazione, intesa a 360°, nel settore pubblico e non solo nel contesto privato, e di come sia importante ad esempio, insegnare l’inglese anche ai vigili urbani, se vogliamo che Barletta sviluppi ulteriormente la sua vocazione turistica.
Dora Dibenendetto anche per www.barlettalive.it