Si sono svolte, nella sede distaccata di Barletta di piazza Plebiscito (poiché la sede principale della sesta provincia – ad Andria – è interessata da lavori di ristrutturazione) per tutta la giornata di sabato 18 dicembre 2021, le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale della provincia Barletta – Andria – Trani.
Dodici gli eletti (tra consiglieri comunali e sindaci in carica della sesta provincia) che avranno lo scranno in consiglio per i prossimi due anni, ognuno di loro afferente ad una delle sei liste civiche (quattro per il centrosinistra, una per il centrodestra e una per il M5S) presentate, nella stessa sede di Barletta, lo scorso 27 novembre, nello specifico si tratta di:
Capacchione Fabio (di San Ferdinando di Puglia – Lista del presidente Lodispoto)
Tesoro Savino (di Margherita di Savoia – Lista del presidente Lodispoto)
Pedone Pierpaolo (di Bisceglie – Lista del presidente Lodispoto)
Marchio Rossi Lorenzo (di Andria – lista del Partito Democratico)
Cuna Federica (di Trani – lista del Partito Democratico)
Vilella Giovanni (di Andria – lista Obiettivo Comune per la Bat)
Sgarra Emanuele (di Andria – lista Obiettivo Comune per la Bat)
Laurora Tommaso (Popolari – I Riformisti Bat, lista riconducibile all’ex presidente – di centrodestra – della medesima provincia, Francesco Spina nonché ex sindaco di Bisceglie, ricordiamo inoltre che Laurora è stato anche ex candidato sindaco “renziano” a Trani nelle amministrative 2020)
Cozzoli Emanuele (di Trani – Lista Centrodestra)
Grumo Gianluca (di Andria – Lista Centrodestra)
Peschechera Ludovico (di Trinitapoli – Lista Centrodestra)
Di Trani Pasquale (di Spinazzola – Lista Centrodestra)
Nessun eletto per il M5S che a livello territoriale era già parso disunito, sui nomi dei candidati, nel momento in cui si accingevano a presentare la lista, quattro seggi vanno al centrodestra e otto alla maggioranza di centrosinistra.
L’attuale presidente della sesta provincia (eletto nel settembre 2019) nonché sindaco di Margherita di Savoia Bernardo Lodisposto resterà in carica sino al 2023 ovvero allo scadere dei quattro anni.
Come è ovvio Barletta non ha eletto nessun consigliere in quanto città commissariata, nel merito c’è stata una nota diffusa dall’ex sindaco Cannito (sfiduciato in consiglio comunale nell’ottobre scorso) nella quale, in alcune parti, si legge : «L’accordo scellerato, orchestrato da un “puparo”(riferendosi con molta probabilità al consigliere regionale del PD Filipppo Caracciolo) tra una parte dell’ex maggioranza e la minoranza, finalizzato alla sfiducia del Sindaco di Barletta, penalizza notevolmente la nostra città. Barletta, infatti, non avendo più un Consiglio Comunale, non avrà diritto a eleggere i propri consiglieri provinciali.»
Prontamente ha replicato a Cannito, con un post su Facebook, il segretario cittadino del PD, Rosa Cascella la quale, così come si evince in alcuni spezzoni del suo post, ha piuttosto sostenuto: «Barletta non avrà consiglieri provinciali, piangono l’ex sindaco e i suoi parenti/fans, mostrando un improvviso interesse per la Provincia mai manifestato nei precedenti tre anni. Barletta tornerà ad essere rappresentata stabilmente in consiglio dal dicembre 2023 al giugno 2027.»
Ricordiamo che trattandosi di elezioni di secondo livello, hanno votato solo i sindaci e i consiglieri comunali dei dieci comuni della BAT (tranne appunto Barletta). 193 gli aventi diritto al voto 42 invece i candidati, numerosa l’affluenza ai seggi.
Sembra essere certa che una delle due vicepresidenze dell’ente provinciale sarà attribuita all’andriese Lorenzo Marchio Rossi (eletto nella lista del PD) espressione del consigliere regionale Filippo Caracciolo.
Sulla base della legge Del Rio Andria, essendo la più popolosa, vede eletti ben quattro consiglieri: Marchio Rossi, Sgarra e Vilella (per il centrosinistra), Grumo invece per il centrodestra. Barletta (come già ricordato) Minervino e Canosa risultano le città senza alcun rappresentante provinciale.
Dora Dibenedetto per “L’Edicola del Sud” del 20 dicembre 2021