Una carrellata di eventi interamente dedicati al grande Pietro Mennea, si sono susseguiti durante l’intera giornata di ieri per ricordare ad un anno dalla sua scomparsa la freccia del Sud.
Dalla corsa campestre dei Giochi Sportivi Studenteschi “Trofeo Giovanile Pietro Mennea” alla corsa veloce sulla distanza di 100 metri, con i campioni sportivi del nostro territorio (Veronica Inglese, Vito Incantalupo e Pia Lionetti) organizzata dal CONI provinciale con il contributo della Federazione Italiana di Atletica leggera, seguita dall’intitolazione a “Pietro Paolo Mennea” del lungomare di Ponente, litoranea tanto cara al primatista laddove iniziò i suoi primi allenamenti, sino alla cerimonia di donazione alla cittadinanza, da parte dei Lions Club Barletta Host, di un busto bronzeo raffigurante il volto del Campione barlettano e collocato all’ingresso della stazione ferroviaria, affinché chiunque giunga nella città della Disfida sappia che Barletta è stata anche la città che ha dato i natali a Mennea.
E ancora, nel tardo pomeriggio presso “La Penna Blu Libreria – Sala Pietro Mennea” l’atleta è stato ricordato dai giornalisti che a suo tempo hanno descritto le vittorie di Mennea, durante un incontro “Pietro Mennea, dalla Notizia alla Leggenda” organizzato dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, nell’ambito delle manifestazioni in programma a cura del Comune di Barletta e del Coni provinciale
Aneddoti e curiosità inerenti il compianto Mennea, sono stati citati e raccontanti, durante l’incontro moderato dal giornalista e presidente del Comitato pro Canne Nino Vinella, da firme prestigiose delle sport (ai tempi della “freccia del sud) come: Valentino Losito attualmente Presidente dell’ Ordine Giornalisti della Puglia, Carlo Gagliardi già redattore della cronaca sportiva per La Gazzetta del Mezzogiorno, Giuliano Rotunno della “Gazzetta del Mezzogiorno” e da Antonio Sanna del Corriere dello Sport – stadio-
“Non era facile parlare con Menna era molto introverso, ma piuttosto era più semplice parlare con il suo allenatore Vittori, talvolta tramite un altro grande campione barlettano come Cosimo Puttilli, si estrapolavano notizie su Pietro – ha ricordato Gagliardi – di sicuro nella sua vita due figure sono stati molto importanti: il prof Mascolo e il prof Autorino, i suoi primi e veri allenatori che hanno “scoperto” il potenziale di Mennea.
Immagini e foto raffiguranti il campione sulle più importanti testate sportive di quegli anni, si sono susseguite durante la serata; nel 1979 anno in cui divenne campione nel mondo, la Gazzetta dello Sport gli dedicò uno speciale al costo di 400 lire.
“19” 96 di Mosca fu di sicuro la vittoria olimpica che nel 1980 Menna dedicò alla sua città Barletta, per poi annunciare il suo “momentaneo ritiro” dal mondo dello sport nel 1981 – ha proseguito Gagliardi – tuttavia ricordo inoltre che Vittori oltre ad essere un tecnico e quindi un allenatore, era stato per il giovane Mennea un grande motivatore.”
“La targa della vittoria di Mosca è conservata presso la sede del Coni – ha sottolineato Isidoro Alvisi delegato provinciale Coni – e si dovrà pertanto decidere dove dovrà essere collocata.”
“Pietro ha allenato la mente per poi allenare i muscoli, la rabbia e la voglia di riscatto ha da sempre contraddistinto Mennea , superando anche gli ostacoli che sembravano insormontabili, di sicuro il termine Volontà e quello che meglio lo rappresenta – ha invece affermato Rotunno –
“Il mio auspicio e che si possa organizzare un convegno di alto livello anche con ospiti di caratura internazionale che discutano sul “fenomeno ” Mennea – ha concluso Sanna. “E’ prevista anche una fiction sulla vita di Pietro!” – ha poi rammentato Vinella.
Inoltre,l’incontro di ieri, è stato anche l’occasione per diffondere uno speciale annullo filatelico commemorativo (a cura dello lo sportello distaccato di Poste Italiane Spa) e la cartolina celebrativa ufficiale disegnata dal vignettista Nico Pillinini, interamente dedicati al grande Pietro Mennea.
Dora Dibenedetto