Qualcuno, tra il mormorio della gente, aveva azzardato l’uso del termine “guerra” già circa dieci giorni fa, ma tale definizione poteva incutere terrore nell’opinione pubblica.
A distanza di pochi giorni il termine guerra (come volevasi dimostrare) è ormai diffuso ai tempi del Covid-19.
Come un mantra #restateacasa è un leitmotiv che risuona da inizio marzo nelle nostre orecchie.
I carrelli della spesa sono più pieni, le tasche degli italiani più vuote, le borse finanziarie scendono a picco, l’economia si ferma ma gli ospedali no, anzi si creano nuovi posti letto, soprattutto per la terapia intensiva, nel giro di pochi giorni proprio per fronteggiare al meglio il nemico Covid-19 o Coronavirus così da poter salvare più vite possibili.
L’ Italia è chiusa dappertutto ma sono garantiti i servizi essenziali: alimenti e farmaci, “Lo Stato c’è” ha garantito ieri sera il premier Conte.
Un nemico invisibile che ha messo in discussione la nostra routine e la nostra vita, ma che servirà ad azzerare tutto per ricominciare forse meglio di prima, perché quasi sicuramente nulla sarà come qualche settimana fa, come qualcuno dei più saggi (o presunti tali) ha già preannunciato.
Città spettrali, specie di sera, che inducono il pianto se ci si sofferma a riflettere.
I veri eroi di questa, che ormai forse potremmo definire senza mezzi termini, “terza guerra mondiale” , sono indubbiamente i medici, gli infermieri, le cassiere, i camionisti ovvero tutti coloro che garantiscono la nostra sopravvivenza.
Siamo tutti in trincea nelle nostre case, tra una “spadellata” e l’altra, cerchiamo di combattere un nemico microscopico che sta devastando anche e soprattutto la vita dei più piccoli i quali istintivamente hanno il bisogno di correre e giocare nei parchi all’aria aperta ora più che mai con l’arrivo della primavera.
Migliaia di morti, giovani e meno giovani che perdono la vita nel “tempo di un respiro” citando Grignani.
Migliaia di positivi sintomatici e asintomatici, vite, storie, che all’improvviso devono fare i conti con un virus subdolo e maledetto.
Nella serata di oggi la Protezione civile annuncia numeri in calo dei contagi specie in Lombardia (sperando di confermare tale trend nelle prossime ore), pertanto lottiamo ancora perché di certo #andràtuttobene se tutti seguiamo rigorosamente le semplici regole dettate dal governo.
Dora Dibenedetto